Una lettera di Piero Luigi Ipata, Professore emerito di Biochimica Università di Pisa
Pubblichiamo una lettera ricevuta dal dott. Piero Luigi Ipata, Professore emerito di Biochimica all’Università di Pisa
Vivo a Pisa, dove ho percorso per intero la carriera universitaria, da cinquantuno anni, insieme a mia moglie, i miei figli, e i miei numerosi nipoti. Eppure si fa sempre più struggente in me il richiamo dell’Adriatico, in riva al quale sono nato settantotto anni fa, a Pescara, “addò lu ciele e lu mare de ‘nu culore sole sta ammantateâ€.
Alcuni anni fa mi trovavo a San Benedetto del Tronto, in visita a un collega, che dirigeva il Centro di Biologia Marina. La mattina presto dal mio albergo sul lungomare scesi sulla spiaggia, direttamente in costume da bagno, con l’intenzione di arrivare, correndo lungo la battigia, fino alla foce del Tronto che non avevo mai visto. Era una di quelle perfette giornate estive che solo il medio Adriatico sa offrire, capace di incantare anche l’uomo più insensibile. Correndo verso il Tronto mi sentivo, mi si passi la parola, felice. Mi sembrava di non poter chiedere di più dalla vita. Eppure quel giorno la vita mi regalò quel qualcosa di più: la Sentina. Allora non sapevo che si chiamasse così. Il suo incanto mi colpì talmente, da non riuscire a staccarmene. Per ben cinque volte feci per tornare in albergo, e per cinque volte tornai indietro. Penso di essere un buon conoscitore del medio Adriatico. So di non esagerare, affermando che la Sentina è il punto più bello.
Piero Luigi Ipata
Professore emerito di Biochimica
Università di Pisa