La festa della Sentina è dedicata ai bambini

Scrivere un “pezzo” sull’onda emozionale di un evento che ha regalato grandi soddisfazioni è quasi sempre una cattiva scelta, si rischia di enfatizzare oltre il dovuto le cose che sono andate bene e si trascurano quelle che andrebbero migliorate. E’ per questo che ho lasciato trascorrere almeno dieci giorni dalla conclusione della “Festa della Sentina”, per avere tutto il tempo di far decantare l’entusiasmo e ragionare serenamente. Ciò nonostante non posso negare che quello che è avvenuto tra il 4 e il 6 di agosto alla Sentina è stato qualcosa di bello che credo sarà ricordato a lungo.
Non volevamo fare né una sagra né una convention, ma semplicemente attirare l’attenzione delle autorità, della gente comune e soprattutto dei bambini, sulla Riserva Naturalistica della Sentina.

casa EmilioLa Sentina, oggi quartiere tra i più trascurati di San Benedetto del Tronto, che cela in sé un’enorme potenziale (”E’ come avere il petrolio sotto i piedi e non accorgersene” mi disse un giorno un amico giornalista) e per questo destinata ad un ruolo di primaria importanza nelle prospettive cittadine. Volevamo promuovere la riserva della Sentina, perché da tempo molti ne parlano ma tutti stentano a vederne anche il più piccolo progresso. Se ne parla da 20 anni e sono già passati 20 mesi dalla delibera regionale che l’ha istituita ma nessuno qui alla Sentina ha visto ancora un solo cartello con un’indicazione di “Riserva Naturale”, tanto meno un intervento pur minimo sul territorio (e ce ne sarebbero da fare…). Stanchi di aspettare abbiamo voluto dare una spinta al processo di avvio della riserva e lo abbiamo fatto scegliendo la festa perché sono le cose gioiose che rimangono indelebili nelle menti degli uomini e soprattutto in quelle dei bambini.
Nei 3000 opuscoli che abbiamo distribuito, oltre ai vari loghi degli indispensabili sponsor, senza i quali è molto più difficile far festa (e per questo li ringraziamo), abbiamo spiegato cos’è la Riserva Naturale della Sentina. Almeno, oggi, tremila persone ne hanno un’idea.

Con la complicità degli asinelli abbiamo condotto circa 250 bambini e i loro genitori, il sindaco Giovanni Gaspari, l’assessore Paolo Canducci ed altre autorità attraverso i sentieri della Sentina, facendogli vedere quanto il mare sia arrivato vicino al casolare più antico (1543), dove crescono specie arboree particolari (ad esempio la liquirizia) e dove si possono ancora ammirare e toccare gli animali delle fattorie, diventate nel tempo rarità, quasi fossero musei. La maggior parte di quei 250 bambini non era mai stato alla Sentina, pochi avevano visto e toccato vitellini, papere, conigli. Gli stessi poi hanno potuto giocare per tutto il periodo della festa con le biglie, su una pista gigante di sabbia appositamente preparata dai ragazzi della Sentina e si sono divertiti in tanti altri giochi, gareggiando anche nella “caccia al tesoro” e nella “gimkana con i pattini”.

Ottanta piccoli artisti chiassosi e festanti si sono impegnati nel concorso di pittura “La Sentina a colori”, ritraendo paesaggi, fiori, animali che avevano visto durante la passeggita. Opere bellissime e toccanti. “E’ con il gioco che si apprendono e rimangono i concetti e i valori della vita” mi ha detto un caro amico insegnante.
A frotte sono accorsi per vedere le tartarughe in esposizione, gli anfibi e i rettili. Tante le persone come me che sono riusciti per la prima volta a toccare un serpente e superare l’atavica paura dei rettili; i bambini li accarezzavano senza alcun timore e gli animali sembravano gradire quei tocchi lievi.

La mostra fotografica poi ha avuto un successo enorme e lo sforzo maggiore non è stato tanto il selezionare e raccogliere in un gazebo le foto più suggestive, frutto di oltre vent’anni di appostamenti al Gianluca Carrabsfreddo e alla pioggia, quanto spiegare e convincere le persone (compreso i sentinesi) che tutte le specie fotografate erano state immortalate esclusivamente alla Sentina. La mostra è piaciuta al punto che l’assessore provinciale all’ambiente, Massimo Marcaccio, membro del comitato di indirizzo per la riserva della Sentina, ha proposto di raccoglierle in un catalogo di promozione della riserva; l’assessore alla cultura, Margherita Sorge, è rimasta meravigliata e continuava, foto dopo foto, ad esternare la propria ammirazione. L’assessore regionale Gianluca Carrabs si è detto onorato di apporre la propria firma sul libro dei visitatori e ha promesso solennemente che a settembre tornerà alla Sentina con una commissione di tecnici regionali per affrontare il problema dell’erosione che minaccia la riserva.

Di sera, le foto e i filmati degli eventi occorsi durante il giorno venivano proiettati a ciclo continuo su schermo gigante e i bimbi potevano rivedersi mentre passeggiavano con gli asinelli, dipingevano o giocavano.
Tutti gli spettacoli di danza (Hopera Ballet) e ballo (Planet Dance 2000) hanno raccolto consensi a 360 gradi e i protagonisti hanno ricevuto applausi a scena aperta da un pubblico numeroso e attento.
Per ammirare il campione internazionale di scultura del ghiaccio, Mauro Michetti (per chi non lo sapesse abita alla Sentina), addirittura si è creata una ressa. Circondato dalla folla ammirata e incredula, ha trasformato due anonimi e “freddi” blocchi di ghiaccio in uno splendido esemplare di cigno e un magnifico pesce marlin.

E poi, come per le sagre, c’era da mangiare, da bere a prezzi modici (perché l’obiettivo non era di guadagnare denaro ma di promuovere la Sentina), da ballare, ridere, giocare, pescare (a premi), e perfino vincere alla lotteria. Infine gli immancabili fuochi d’artificio (sobri a dire il vero) che, come i titoli di coda di un bel film, hanno accompagnato la folla che lasciava la Sentina.

Non è stata una sagra, dicevo in apertura, è stata una festa completa, la festa della Sentina.
Voluta dalla gente della Sentina che, stanca di aspettare il bacio del principe azzurro, si è data (finalmente) da sola una scossa per convincersi di ciò che è in grado di fare.
Voluta, fortemente voluta e sapientemente realizzata, dalle ragazze e dai ragazzi dell’Associazione Sentina, che abbraccio tutti, ben sapendo che mai potrò ripagarli abbastanza per quanto mi hanno fatto sentire orgoglioso di loro.

Il presidente dell’Associazione Sentina

 

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