Maneggi e privatizzazioni abusive nella riserva della Sentina

Abbiamo letto con vero piacere l’articolo pubblicato nei giorni scorsi sul Messaggero nel quale il prof. Ferrante della Facoltà di Architettura dell’Università di Camerino denunciava un’evidente anomalia che perdura da mesi nei pressi della foce del Tronto e che pare indispettisca solo i comuni cittadini lasciando indifferenti le autorità preposte al rispetto delle leggi.

Il prof. Ferranterecinzioni abusive infatti chiedeva alle autorità competenti come fosse possibile che nel cuore della Riserva naturalistica della Sentina potesse sorgere un maneggio abusivo (con conseguente pericolo sia per gli utilizzatori che per gli animali), come potesse essere tollerata la “privatizzazione” della strada comunale che vi conduce e addirittura la totale chiusura della strada che costeggia l’argine del fiume impedendo di fatto a chiunque di fare una passeggiata fino alla foce del Tronto.

Oltre che ringraziare pubblicamente il prof. Ferrante per aver avuto il coraggio e la sensibilità di denunciare tutto ciò, vorremmo farlo sentire meno solo in questa che consideriamo una piccola battaglia di legalità per il libero accesso alle aree di interesse pubblico e per il rispetto delle leggi vigenti. Ciò che è stato denunciato sui giornali dal professore, noi dell’Associazione Sentina lo abbiamo fatto alcuni mesi fa direttamente alle autorità preposte: Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale, Comitato di Indirizzo per la Riserva della Sentina, assessori all’ambiente del comune di SBT e della provincia di AP. Purtroppo senza riscontri.

Abbiamo evidenziato inoltre che, nelle strade della Riserva della Sentina circolano, ad elevata velocità, un numero sempre più crescente di autovetture che, per l’appunto, si recano verso il maneggio-abusivo. Oltretutto per completare il quadro delle anomalie, gli improvvisati rallisti che si recano al maneggio, con la loro guida “sportiva” mettono in serio pericolo chi, rispettando il divieto di transito per i veicoli non autorizzati (che vige nella Riserva), passeggia a piedi o in bicicletta, come si dovrebbe. Purtroppo non scopriamo nulla di nuovo, come spesso accade chi rispetta le leggi è vittima di chi li infrange.

Per concludere: maneggi abusivi, privatizzazioni abusive, chiusure arbitrarie di strade pubbliche, transito di autovetture non autorizzate che violano i limiti di velocità e per finire anche una bella pista di decollo e atterraggio per velivoli leggeri, ma questa, ad onor del vero, è operativa solo nel fine settimana. Avevamo sentito parlare dell’ipotesi di costruzione di un aereoporto nella zona, ma non immaginavano lo si facesse addirittura dentro la Riserva. Cosa deve ancora accadere nella Riserva della Sentina prima che qualcuno intervenga? Quando è stata istituita l’Oasi della Sentina (14 dicembre 2004) abbiamo pensato che era stato compiuto un nobile atto di tutela per l’ambiente e soprattutto per le persone che vogliono godere delle bellezze naturali della Sentina. Per il momento ci pare invece che a godere delle risorse della Sentina sia solo chi la usa per i propri interessi, magari neanche troppo… autorizzati Associazione Sentina)

 

 

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