Un anno di Associazione Sentina

Giusto un anno fa, il 3 aprile 2005, sospinta dall’entusiasmo di una decina di ragazze e ragazzi della Sentina, nasceva l’ Associazione Sentina.

La regione Marche aveva da poco istituito la Riserva naturale della Sentina e ci chiedemmo cosa potevamo fare, noi abitanti, per esserne parte attiva e non lasciare solo agli altri le decisioni che avrebbero in futuro interessato la terra dove siamo nati e viviamo.gruppo

La nostra idea di partecipazione entusiasmò gli abitanti della Sentina e non solo, anche coloro che pur non vivendoci amano e vogliono il bene di questo luogo si sentirono coinvolti. Da una decina che eravamo siamo diventati quasi a 400 iscritti.

In questo anno abbiamo lavorato pazientemente. Qualche volta ci avete letto sui giornali, ad esempio quando a più riprese abbiamo sollecitato la pulizia del “cavatò” o quando abbiamo denunciato chi pensava che nella Sentina non ci fossero regole da rispettare. Abbiamo partecipato a convegni e conferenze, ovunque abbiamo raccolto consensi.

Il lavoro più importante tuttavia è quello che molti non vedono ma che è fondamentale per il futuro e lo abbiamo fatto nei confronti del Comitato di Indirizzo, ovvero l’organo che è stato nominato per prendere le decisioni sulla riserva. Abbiamo condotto queste persone nella Sentina, gli abbiamo mostrato sia le bellezze naturali che le brutture da sanare, gli animali che vi dimorano e la liquirizia, ma anche il mare che ormai sta per entrare dentro la casa che fu di Olivo e Sina.

Soprattutto gli abbiamo fatto conoscere la gente della Sentina. Abbiamo mostrato loro chi ci vive e ci lavora, con passione e dignità. Gli abbiamo spiegato pazientemente che la riserva non può essere solo un luogo di protezione per gli uccelli e la flora, o per il ripristino dei laghetti che c’erano cinquant’anni fa. Li abbiamo persuasi che, per prosperare, la riserva ha bisogno delle persone e deve convivere con le persone.

Abbiamo detto loro “va bene ripristiniamo i laghetti, ma facciamoli lontano dal paese; puliamo costantemente il fosso collettore e gli altri corsi d’acqua per evitare il proliferare degli insetti; ripiantiamo gli alberi e rimettiamo a posto le strade, costruiamo piste ciclabili in modo che tutti, donne, bambini, anziani e disabili possano recarvisi a fare una passeggiata; poniamo rimedio all’avanzare del mare altrimenti tra pochi anni l’area della riserva scomparirà“.

Ecco, queste e tante altre cose abbiamo chiesto, tutte orientate a far si che la riserva sia fruibile anche dalle persone che, giustamente ne devono rispettare le esigenze, ma che non possono essere trascurate, bensì devono essere coinvolte e sentirsi protagoniste.

Nei prossimi giorni il Comitato di Indirizzo deciderà a chi affidare la direzione della riserva e l’Associazione Sentina si è candidata a farne parte. Se ritenete sia giusto che gli abitanti della Sentina abbiamo voce in capitolo nella gestione della riserva, sosteneteci, fateci arrivare il vostro apprezzamento.

Abbiamo anche creato il sito www.sentina.it in cui raccogliamo le notizie sulla riserva, le foto, gli articoli. Collegatevi per saperne di più e per darci i vostri pareri e consigli. Potete indirizzare le vostre e-mail a associazione@sentina.it.

Se non siete già soci potete diventarlo compilando on-line un semplice modulo da inviare firmato all’associazione. L’iscrizione è gratuita. Se siamo tanti ci ascoltano di più.

Un’ultima cosa. Tutto quello che stiamo facendo è frutto di passione, a nostre spese. Ci sostiene la convinzione che la Sentina è anche nostra.

 

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